Manga seinen: La regina d’Egitto

Sei alla ricerca di un seinen storico coinvolgente con un personaggio femminile forte allora La regina d’Egitto (titolo originale: Aoi Horus no Hitomi – Dansou no Joou no Monogatari)di  Chie Inudohe dito da J-Pop è perfetto per te. Attualmente sono stati pubblicati 7 volumi ed è una serie ancora in corso, quindi calcolate già un minimo di 7 volumi!

Sono stata totalmetne catturata dalle pagine di questo manga e praticamente mi sono staccata dal volume solo quando sono arrivata alla fine… Questo vuole dire che ho bisogno subito del secondo volume!

Perchè vi parlo subito di un personaggio femminile forte? Perchè è il perno centrale dell’intera storia.

“Ma tu vivi come vuoi, Hatshepsut. Il tuo destino appartiene solo a te. Non è una cosa che possono fare tutti… ma di sicuro tu ce la farai.”

 Hatshepsut è una futura Regina d’Egitto fuori dal comune, è più paragonabile ad un maschiaccio che ad una vera e propria principessa.  Questo perchè Hatshepsut è sempre stata una ragazza dal carattere forte, deciso e soprattutto sempre pronta a competere e mettersi in gioco con l’altro sesso per dimostrare che il suo valore va oltre l’essere donna.

Perchè vi sottolineo subito le caratteristiche della nostra protagonista? Perchè la voglia di rivalsa del ruolo femminile è il perno centrale dell’intera storia. In pratica siamo in un periodo dove una donna ricopre determinati ruoli e Hatshepsut non è pronta a farsi rinchiudere in questi miseri ruoli. E cosa ci si aspettava da una futura regina d’Egitto? Ovviamente di essere bella, elegante e composta.

Queste però non sono le aspirazioni della nostra protagonista, pur essendo dotata di una naturale bellezza il suo fascino va ben oltre. Con il suo carattere deciso la sua tenacia e le sue abilità in combattimento, abbiamo tutti gli ingredienti per una protagonista capace di grandi cose e ribaltare i calssici ruoli standard.

Da bambina infatti compete con il fratellastro Sethi, suo futuro promesso sposo ed erede al trono con il nome di Thutmose II. Essendo Hatshepsut l’unica figlia leggitima del Faraone Thutmosis I è infatti lei a detenere il filo conduttore della dinastia reale, l’unico problema è che lei è una donna.

Più volte infatti la protagonista tornerà a riflettere su questo stereotipo chiuso della società. Questo la porterà a ribellarsi nel suo “piccolo” contro il fratello, ritenendolo più volte non ideoneo a ricoprire un ruolo così importante.

“Qual è la prerogativa di un Re? Essere un maschio? Essere arrogante?”

Questa natura ribelle cresce durante il corso della narrazione e non si placherà neanche dopo le nozze con il fratello. Le differenze tra i due fratellastri vengono finemente sottolineate mostrandoci due personaggi agli antipodi, dal carattere e dai valori opposti.
Questo è l’ingranaggio che spinge l’indomita Hatshepsut a seguire la strada per diventare una futura grande regina d’Egitto.

Il manga che arriva dalle pagine di Harta (I Giorni della Sposa, Dungeon Food), è un affascinante tuffo nell’antico Egitto, ispirato alla vera storia di Hatshepsut che regnò sull’Egitto dal 1513/1507 a.c. al 1548 a.c. Le tavole vi faranno fare un affascinante tuffo nell’antico Egitto, in un racconto carico di emozioni e colpi di scena.

Per quanto mi riguarda questo genere è un grande pollice in sù, sia per l’ambeintazione sia per la caratterizzazione dei personaggi, soprattutto quelli femminili, insomma sono sicura ceh porterò avanti la collezione di questo manga con molto piacere :).

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